martedì, gennaio 28, 2014

Ad AltaRoma sfila la maison Vittorio Camaiani

Lunedì 27 nell'ambito degli eventi collaterali di AltaRoma AltaModa sono stata invitata alla sfilata della Maison Vittorio Camaiani in programma all'hotel Westin Excelsior di via Vittorio Veneto. Purtroppo a causa di condizioni di salute non proprio al top non sono potuta andare. 
L'ufficio stampa dello stilista è stato però così cortese da mandarmi alcune foto del defilè p/e 2014 e alcuni dettagli per spiegarne meglio l'idea che c'è dietro alla sua realizzazione. 

“Fili di parole, Pagine di abiti” frasi che dagli abiti agli accessori fondono pensieri di Leopardi e D’Annunzio sono un inno alla sartorialità ed all’artigianalità di ricamatrici, che con il ricamo a punto indietro hanno scritto messaggi d’amore, pensieri e opere che hanno toccato la mente di molti.

Aggettivi che toccano dolcemente la linea del corpo con fogli di seta e chiffon contrastano con libri in organza che si schiudono sul corpo. Fogli su fogli, di libri non letti o da disegno, che si allacciano con leggerezza ai capi, si legano alla vita dell’abito foglio, si appoggiano alle spalle dei soprabiti e si aprono nelle maniche delle camicie casual chic in seta con colletto a polo.

Idee innovative, come il foglio nella tasca dei nuovi pantaloni “ ’80 ”, stile Jackie,  proposti in seta, cotone e lino per correre da mattina a sera. Preziosi i tessuti, come le sete impalpabili e le sete pesanti, shantung, taffetà, sangallo di cotone e cotone trapuntato e lino, proposto in texture pesanti e leggere, soprattutto nel bianco.

Vittorio Camaiani sceglie l’organza per dar forma al scultoreo abito “libro” ed alle sue pagine. Pagine con frasi e parole che, ricamate su organza o incise al laser su plexiglass trasparenti e fumè, ritroviamo anche nei bijoux, realizzati da Cecilia Rosati, che legano parole, mood e materiali della collezione.

Il libro “spiega” la gonna, ispira un modello iconico di calzatura e definisce anche la nuova pochette della stagione “la borsa libro”, realizzata in pelle e sete pesanti, è racchiusa in due copertine di un volume. La palette della collezione propone verdi del leopardiano colle ed il bianco&nero vicini a d’Annunzio in accostamento a calde nuances cognac, tinte terrigne fino al beige, nude e cipria.

Le calzature, realizzate da Lella Baldi, lineari e con dettaglio in caviglia corrono su i capi della stagione in tonalità neutre e cognac.  A chiudere la collezione, ad opera del cappellificio Jommi Demetrio, cappelli in rafia che si schiudono come pagine di libri al vento.

"Tutto è iniziato - spiega lo stilista - da un foglio, complice la timidezza o comunque quel venir meno della voce. Quando sin da bambino i miei disegni raccontavano di me e dei miei sogni e mi aiutavano giorno dopo giorno e anno dopo anno.”  

(foto By Alessandro Lanciotti.)





















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