mercoledì, marzo 06, 2013

FIRST IMPRESSION: Kiko Ready-To-Go Art Patch Nail Laquer

In questi giorni sto testando la validità della patch adesive della Kiko o meglio delle Ready-To-Go Art Patch Nail Laquer.
Parliamo innanzitutto della confezione.
Come potete ben vedere dalla foto allegata è praticamente identica alle più famose patch della Sephora. Stessa confezione minimal nera, stessa finestrella per vedere il prodotto. Anche all'interno sono pressocchè identiche. Entrambe infatti hanno una bustina metallizzata e insieme alle istruzioni, dotata anche di una fascetta metallica che nelle intenzioni dovrebbe consentire di conservare il prodotto non utilizzato fino all'uso successivo. Se nel caso di quelle della Sephora è pressocchè inutile visto che dopo pochi giorni le "unghiette" rimaste saranno secche e difficilmente riutilizzabili aspetto di vedere quale sia il destino di quelle Kiko. Differenza sostanziale - ma fino ad un certo punto - è quella rappresentata dal materiale con cui è realizzata la bustina che contiene la confezioni metallica. E' infatti in cartoncino plastificato rispetto alla plastica di quella della Sephora.
Fantasie.
Accanto a quelle semplici monocolore come per la casa francese la nostra Kiko sfoggia una serie di nail art creative. Anche in questo caso sono molto simili. Quella che potete vedere qui a fianco (questa è la Taupe Lace) e indossata nella foto sottostante è molto simile a quella effetto pizzo della Sephora. A questo punto quindi le cose sono due. O la Kiko ha copiato alla grande la concorrente o - come spesso accade nel mondo del makeup - la "madre" è la stessa, insomma vengono prodotte dalla stessa fabbrica.
Prime impressioni.
Avendo provato nel corso del tempo ripetutamente le patch della Sephora al momento attuale posso dire di non trovare grossa differenza con quelle della Kiko. Se non fosse per la confezione e il logo stampato sopra potrebbero essere facilmente confuse. L'applicazione è identica ed anche la durata. Ad esclusione infatti della punta dell'unghia per me impossibile da conservare lavorando con il computer per il lavoro e premendo i tasti proprio con la punta dei polpastrelli, dopo tre giorni è ancora intatta anche lavando tutti i giorni i piatti.
Prezzo.
Veniamo ora alla differenza più significativa. E' proprio il costo a differenziare i due prodotti. Se quello della Sephora si attesta sui 9,90 euro, quello della Kiko si ferma a 5,90 euro.
Reperibilità.
Entrambe sono acquistabili on line. Se però non volete affidarvi al web e preferite toccare con mano il prodotto vince la Kiko. Gli store infatti della casa italiana sono maggiormente diffusi rispetto alla concorrenza francese.

Conclusioni: come prima impressione la bilancia pende nettamente verso la Kiko soprattutto alla luce del prezzo.
E voi le avete già provate? Cosa ne pensate??




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